Come accorgersi e cosa fare se un figlio è obeso

Appena nascono i bambini sono tutti belli paffuti. È normale che abbiano fossette alle braccia e alle ginocchia e due belle guanciotte piene. Crescendo però cominciano a modellarsi. E se quel neonato paffuto, quando cresce, comincia ad essere un bambino cicciotto e tozzo, allora il genitore qualche domanda comincia a farsela. Una cosa importante da considerare è che non bisogna subito allarmarsi, né far pesare i chili di troppo al bambino. Dopotutto, appunto, è un bambino.

Bisogna però agire per tempo perché l’obesità infantile è sempre più diffusa e pericolosa. Le ripercussioni sulla salute del bambino infatti possono essere gravi e non soltanto riguardare la sua autostima, ma anche provocare problemi di salute come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e tanto altro, e avere ripercussione sulle articolazioni.

Come scoprire se il bambino è obeso

Per tutti questi motivi è bene cominciare a prendere una serie di precauzioni senza farsi accorgere dal bambino, in modo da non intaccarne l’autostima. La prima operazione da fare è misurare l’altezza ed il peso. A questo punto calcolare il BMI (indice di massa corporea) rapportando il peso diviso l’altezza in metri elevati al quadrato. Se il calcolo vi viene difficile, ci sono in rete tantissimi tool in grado di calcolarlo automaticamente semplicemente inserendo peso e altezza. Un errore comune è considerare le tabelle degli adulti alla stessa stregua di quelle dei bambini. I bambini dovrebbero utilizzare tabelle differenti per un’infinità di motivi, e per questo per loro si utilizzano le tabelle percentili.

Per calcolarle basta prendere il valore ottenuto e dividerlo per 100. Un valore che va tra il quinto percentile e l’85° percentile è considerato normale; sotto è considerato sottopeso, sopra è sovrappeso fino al 95° percentile, mentre sopra il 95° il bambino è considerato obeso. Ma una volta scoperto che vostro figlio è obeso e sovrappeso, cosa bisogna fare?

Cosa fare con un figlio obeso o in sovrappeso

Prima di tutto bisogna considerare ciò che mangia e beve. Bibite gassate, merendine ed altre schifezze contengono quantità di zuccheri e altre sostanze che fanno malissimo al corpo di un bambino. Abituatelo a bere latte o succo di frutta piuttosto che coca-cola e simili. Per quanto riguarda il cibo, considerate di ridimensionare i vostri piatti. Non fate al bambino la stessa porzione che mangiate voi, ed inoltre riempite la metà del piatto di insalata che può saziare senza fare ingrassare. Controllate anche quello che mangia a scuola perché non sempre è sano.

Altro aspetto fondamentale è evitare la sedentarietà. Se noi adulti molte volte siamo sedentari per lavoro, i bambini non hanno scuse: devono muoversi. Quindi il pomeriggio fategli fare qualche attività fisica. Se non potete permettervi di iscriverlo a danza, karate, in piscina o ad altre discipline, fatelo giocare quanto più possibile all’aria aperta. Anziché portarlo a scuola in macchina o regalargli il motorino, fatelo andare a piedi o in autobus; spegnetegli il PC o la tv e mandatelo a giocare fuori.

Infine, per quanto possibile, durante tutta la fase di crescita provate a passare quanto più tempo possibile con lui. Gli insegnerete per esempio cosa è giusto mangiare e cosa no, lo terrete lontano dalle tentazioni come le pubblicità del cibo spazzatura e sicuramente questo cementerà anche il rapporto padre-figlio.

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