Siamo ormai agli albori del 2017 e le tipologie di investimento a nostra disposizione sono numerose. Nell’articolo di oggi vedremo come investire i tuoi piccoli o grandi capitali in oro, fornendoti una guida per comprendere tutti i metodi esistenti e trovare quello più adatto alle tue esigenze.
La tranquillità finanziaria si raggiunge con operazioni ponderate e consapevoli, ecco perchè cercheremo di illustrare in maniera semplice e chiara, seppur non completamente esaustiva in quanto ci sarebbe da scrivere un libro, le 6 tecniche di investimento che riguardano sia l’oro fisico, sia gli strumenti finanziari legati all’oro. Quando avrai il quadro completo delle opportunità saprai riconoscere più facilmente quella migliore per le tue aspettative.
Investire nell’oro fisico
Cominciamo dagli investimenti in oro fisico, che rappresentano i primi 4 metodi, quelli più tradizionali.
Investire nell’oro fisico significa in primo luogo diventare proprietari di un oggetto prezioso che può avere la forma di una moneta, di un lingotto, di gioielli. La proprietà può anche non coincidere con la disponibilità materiale, dato che spesso gli oggetti preziosi vengono custoditi in luoghi più sicuri in cambio di una piccola quota di gestione annuale (come le cassette di sicurezza).
L’oro può essere conservato in casa, in banca, in un caveau all’estero, e può essere protetto da una assicurazione contro potenziali furti.
Le monete d’oro
Il valore delle monete d’oro è legato al prezzo di mercato dell’oro e al valore numismatico se sono rare e molto richieste; le monete più comuni non hanno valore numismatico che sia superiore a quello del metallo che contengono. Le monete d’oro degli investimenti aurei hanno di solito un basso valore numismatico ma alcune valute appena coniate possono valere di più rispetto all’oro di cui sono costituite perchè rappresentano una novità per il mercato.
I lingotti d’oro
I lingotti possono avere peso e misure differenti, da 1 grammo (commissioni sul prezzo finale maggiore) fino a 12 Kg. Lo svantaggio dei lingotti grandi oltre al peso e allo spazio di ingombro è l’impossibilità di liquidarli parzialmente: il lingotto infatti non è frazionabile.
Le lamine d’oro
Simili ai lingotti ma più semplici da lavorare, offrono la possibilità rispetto ai primi di essere negoziati più facilmente, dato che possono essere frazionate e tagliate.
I gioielli d’oro
Spesso non sono considerati un investimento ma un prodotto di lusso, tuttavia si tratta del formato aureo più presente sul mercato. È caratterizzato dalla presenza del metallo ed anche dalla lavorazione, un processo artistico che crea un valore aggiunto che determina la presenza dell’IVA e del sovrapprezzo relativo al lavoro artigianale svolto.
A parità di metallo, il gioiello costa di più rispetto agli altri investimenti, perchè ha come valore ulteriore la possibilità di essere “usato”, indossato. La redditività quindi è minore ma sul lungo periodo preserva il potere d’acquisto.
Gli investimenti finanziari legati all’oro
A questo punto mancano da trattare gli ultimi due oggetti di investimento che non prevedono l’acquisto della proprietà: si tratta di strumenti finanziari speculativi che scommettono sul rialzo o il ribasso del costo dell’oro sul breve termine.
ETC/ETF oro
Investire in ETF (Exchange Traded Funds) significa comprare una quota di un fondo che viene negoziato in borsa come le azioni, ma su un mercato dedicato che viene chiamato ETF plus, questo vale per il mercato italiano. La gestione di questo fondo è attiva se il gestore sceglie i titoli e passiva quando invece segue e replica l’andamento di un indice. In senso stretto non ci sono ETF che replicano fisicamente il metallo giallo, perchè questi sono definiti direttamente ETC.
Gli ETF oro sono un paniere di azioni che hanno a che fare con l’oro e il termine viene utilizzato per questioni di popolarità: il funzionamenti di ETF ed ETC è il medesimo, cambia solo l’indice cui si riferiscono. Gli ETC (Exchange Traded Commodities) vengono infatti emessi con un indice sottostante che si riferisce al petrolio, al rame, all’argento o all’oro. Nel caso dell’oro quindi possono essere di due tipi:
- ETC con capitale investito in derivati della materia prima (opzioni e future che affronteremo nel prossimo paragrafo)
- ETC investiti direttamente sull’oro fisico
L’ETC ha costi di gestione annuale più bassi (circa 0.5% annuo del capitale che è stato investito) rispetto ai lingotti e agli investimenti in oro fisico, nella condizione in cui questi siano stoccati presso forzieri di banche, altrimenti anche l’oro fisico non ha costi di gestione annuali
Opzioni e future relativi all’oro
Noti anche come derivati, cioè contratti che consentono di effettuare compravendite di oro a un prezzo stabilito (future) o conferiscono il diritto all’acquisto/vendita ad una data futura (opzioni). Tali operazioni riguardano scommesse sull’andamento del prezzo del metallo e non è nemmeno necessario che il venditore lo possieda.
Si tratta di strumenti ad elevato rischio, dato che le parti si impegnano ad eseguire lo scambio entro una data precisa.
Questi strumenti possono essere utilizzati anche come tutela, comprendiamo questo concetto con un esempio concreto. Le imprese che estraggono l’oro e che prevedono di venderne un certo quantitativo entro un anno, per proteggersi dalle oscillazioni del prezzo stipulano un contratto che consente loro di venderlo a un prezzo minimo già predeterminato (anche se il prezzo di mercato andasse al di sotto di tale soglia). La stessa cosa viene a potenziale vantaggio degli acquirenti che ogni anno acquistano una certa quantità di oro per proteggersi dall’aumento sul prezzo di scambio.
Il nostro ultimo consiglio se vuoi veramente investire in oro in maniera seria ed in tutta sicurezza è di seguire il sito DeshGold dove Roy Reale, il fondatore, ti guiderà passo passo fornendoti tutti gli strumenti del caso e mettendo a tua disposizione la sua esperienza pluriennale maturata in questo campo.