Cappello uomo: come scegliere quello giusto

Il cappello da uomo è un tipo di accessorio erroneamente ritenuto fuori moda: anche se non capita molto di frequente vedere uomini col cappello si tratta comunque di un segno estremamente distintivo di personalità, adatto ad ogni età. A seconda della scelta questo accessorio sarà in grado di evidenziare carattere ed eleganza anche in funzione dell’abbigliamento con cui verrà abbinato.

Chi sceglie di indossare il cappello sicuramente non passerà inosservato tuttavia scegliendo il modello giusto a seconda dell’occasione si potrà sicuramente migliorare il proprio aspetto complessivo.
Per scegliere il cappello più giusto bisogna tenere in considerazione alcune caratteristiche come ad esempio l’altezza e la grandezza della parte centrale e le dimensioni della tesa (falda) che devono essere proporzionate alla testa e alla corporatura.

Per fare un esempio pratico una persona di piccola statura non dovrebbe scegliere cappelli troppo voluminosi o troppo larghi ma individuando il modello più appropriato si potranno conseguire anche notevoli vantaggi estetici (ad esempio sembrare più alti, in questo caso).

Come scegliere il cappello da uomo giusto: le misure contano!

Non tutte le forme di cappello stanno bene a tutti e se per te è la prima volta un buon consiglio è quello di farsi assistere prima dell’acquisto. Chi ha il volto più rotondo o porta la barba dovrebbe scegliere cappelli più ampi rispetto a una persona con il viso più sottile: in questo caso infatti rileva l’effetto ombra dato dal cappello grande che snellisce un volto più largo o paffuto mentre tenderebbe a nascondere troppo un viso già di per sé minuto.

Anche la parte centrale la cosiddetta cupola deve essere proporzionata al volto: indicativamente la sua dimensione dovrebbe essere pari alla distanza tra la punta del mento e la metà della fronte considerando che il cappello di solito viene indossato fino a coprire proprio metà della fronte stessa. In questo modo si genera una piacevole simmetria tra il corpo centrale del cappello e la parte del volto che rimane fuori.

Per quanto riguarda la larghezza dell’accessorio deve essere corrispondente alla circonferenza del capo tuttavia dobbiamo considerare il punto esatto in cui il cappello andrà calato: considerando questo è bene ricordarsi che acquistando un cappello morbido con il tempo esso potrebbe restringersi e quindi potrebbe essere una buona idea sceglierlo già sin dall’inizio leggermente più grande.

Tra i materiali più apprezzati per realizzare cappelli da uomo citiamo in primo luogo il feltro che può essere realizzato a partire da pelo animale oppure fibre naturali che opportunamente manipolate, vaporizzate e pressate ottengono una consistenza robusta e resistente nel tempo nonché anche leggera e tendenzialmente impermeabile. Se dovesse servire, un cappello di feltro può essere tranquillamente rimesso in forma utilizzando il vapore – anche se si tratta di una procedura che andrebbe eseguita da mani esperte.

I modelli di cappelli da uomo

Possiamo distinguere cappelli più o meno formali, casual, informali e sportivi.
Tra quelli più classici ricordiamo il cilindro, estremamente impegnativo ed adatto a quelle occasioni in cui si indossa il frac o il tight; il borsalino, il classico cappello di feltro morbido adatto alla città in ogni tipo di occasione sia di giorno che di sera; il fedora che è probabilmente la soluzione classica più versatile e adatta ad ogni tipo di abbigliamento, caratterizzato da una struttura in feltro morbida e una falda flessibile che normalmente si indossa con la tesa rivolta verso il basso ( caratteristica di questo modello è anche la presenza di un nastro alla base della cupola ).

Abbiamo poi i berretti con la visiera che nascono insieme alle prime automobili decapottabili poiché si tratta di un modello che rimane ben saldo in testa e aiuta a proteggere dai raggi solari o dalla pioggia e viene abbinato di solito insieme ad outfit sportivi o casual; il tirolese è un modello di cappello da uomo piuttosto folcloristico originario dell’Austria, in genere di colore verde o grigio e molto diffuso presso gli amanti della montagna che viene oggi accoppiato successo con abiti spezzati, impermeabili e giacche sportive.

Un altro modello molto interessante da citare infine è il panama che non va confuso con i normali cappelli di paglia estivi perché la sua struttura è costituita da fibra elastica e resistente realizzata a partire da una palma, in grado di reggere anche un violento acquazzone. Si tratta comunque di un cappello estremamente elegante, comodo e pregiato che possiamo trovare in una versione più leggera e pieghevole che consente di arrotolare il cappello e conservarlo nella sua custodia di legno ed un’altra più rigida ma dei costi un po’ più abbordabili. Solitamente il nastro che costeggia la cupola è di colore scuro.