Abbiamo intervistato Carlo Romolo, titolare di Sognando Casa, agenzia immobiliare di riferimento a Ravenna, per aiutare chi sta progettando una carriera nel mondo della mediazione immobiliare nella sua scelta.
Partiamo dalle basi: qual è la prima grande decisione che deve affrontare chi vuole diventare agente immobiliare?
“Una volta che hai scelto di intraprendere questa carriera le opzioni principali stanno nel decidere che tipo di agente essere e per che tipo di realtà lavorare. Non è una decisione scontata, e influenzerà in modo determinante il futuro professionale: guadagni, prospettive, libertà. La scelta dipende dal punto di partenza e dal progetto che si è deciso di seguire.”
Quali sono i passi da seguire?
“Consiglio prima di avviare una propria agenzia immobiliare di provare a lavorare per un periodo per una realtà già avviata: i corsi insegnano le competenze tecniche. Ma operare un agenzia è un attività complessa, che va strutturata e organizzata, e che richiede conoscenze trasversali, Data questa premessa lavorare in una realtà esistente può essere il miglior punto di partenza per apprendere un metodo che sarà fondamentale nel momento in cui si vorrà spiccare il volo con un’agenzia propria.”
Dove è meglio fare pratica? Una realtà indipendente o un franchising?
“Non tutte le agenzie sono uguali. Punta alle realtà più solide, che possano offrire formazione e sostegno. Guarda recensioni, attività social, sito. Cerca un’agenzia solida nella tua città, con un metodo chiaro e valori condivisi. Di contro sarà senz’altro molto più facile entrare in un franchising. I gruppi hanno un grandissimo turnover e cercano sempre. In un gruppo sarai un numero, messo subito sulla strada a fare ricerca, con poche opportunità di approfondire ma con una gavetta che può darti una prima idea delle fatiche dietro al nostro lavoro. Un’agenzia indipendente potrà seguirti con attenzione, darti più spazio e tempo per crescere, ma avrà meno strumenti rispetto a quelli ad una realtà strutturata.”
e una volta imparato il mestiere? Che strada prendere per chi vorrà aprire la sua agenzia?
“Io sconsiglio i franchising. Ho avuto esperienza (prima di aprire la mia agenzia ho per quasi un anno lavorato sotto un grande gruppo). Lo scopo del franchising non è valorizzare l’individuo, ma un espansione del marchio e del brand: non cercano te, ma qualcuno che faccia crescere il brand. Se hai abilità, conoscenze e strategia… una volta appreso il mestiere punta all’indipendenza. Questo con un prezzo: dovrai costruire il tuo brand da zero e creare te strumenti e strategie per lo sviluppo della tua agenzia, Ma avrai massima libertà e meno costi e totale libertà operativa, come orari, strategie, target.”
Però immagino ci siano ostacoli importanti all’essere indipendenti…
“Assolutamente si: l’indipendenza ha un costo, soprattutto in fase di avvio. Creare un portafoglio clienti, crearsi un metodo operativo, scoprire da soli gli strumenti migliori.
La difficoltà più grande è costruire visibilità e fiducia: un mercato saturo di agenzie consolidate richiede tempo, energie e investimenti importanti. Avere un marchio riconosciuto alle spalle ti permette di conquistare velocemente la fiducia di chi non si fida del nuovo arrivato. Inoltre appartenere a un gruppo può darti strumenti, un metodo operativo e sostegno burocratico e pratico.”
Secondo te perché molti scelgono la strada del franchising?
“Il percorso è diverso: i franchising cercano sempre collaboratori, per poi spingere ad aprire nuove sedi. In cambio di laute royalties offrono struttura, metodo e riconoscibilità, che nella prima fase sono un aiuto importante. Unirsi a un marchio importante significa ereditarne istantaneamente la credibilità che aiuta tantissimo quando si sta creando una nuova realtà.”
Di fronte a un tale aiuto perché reputi l’affiliazione a un franchising una scelta limitante?
“I limiti di appartenere a un gruppo sono due. Costi di affiliazione: avrai un socio a cui versare e con cui condividere una parte del tuo fatturato. E spesso questo costo è superiore rispetto agli strumenti che offre. Libertà limitata: non sarai mai totalmente libero della realtà che stai creando. Dovrai usare strategie e metodi imposti dalla casa madre, usare i loro colori, il loro stile, il loro nome. Inoltre il tuo successo contribuirà al successo del brand. Resti sostituibile, e se mai cambi progetti dovrai ricostruire la tua identità professionale da zero.”
Quali fattori consigli di valutare per la scelta giusta?
“Prima di tutto l’esperienza pregressa. Se hai esperienza nel settore e una buona rete di contatti essere indipendenti sarà la scelta migliore. Se sei neofita e parti da zero il supporto di un franchising potrebbe aiutarti tantissimo. Altro aspetto è il capitale disponibile. Avviare un’attività richiede investimenti in denaro. Con un franchising alcuni investimenti possono essere distribuiti nel tempo, in quanto inclusi nei costi di affiliazione. In ogni caso prepara un business plan serio. Ultimo punto: propensione al rischio. Come i dipendenti i guadagni potenziali sono maggiori, ma maggiori sono i rischi. Il franchising è una strada tracciata con rischi più calcolati.”
Tu che percorso hai seguito con Sognando Casa?
“Dopo un breve periodo presso un gruppo, ho scelto la strada dell’indipendenza. Volevo costruire qualcosa di mio, con forte identità e valori molto distanti da quelli di un gruppo, che come scopo ultimo ha solo il fatturato. Fondamentale da Sognando Casa è un’etica lavorativa, un rapporto umano stretto che andasse oltre a numeri e statistiche e soprattutto all’innovazione continua. Lavorare divertendosi, applicando nuove idee, tanta formazione e un’agenzia che negli anni è diventata una realtà solida, affermata e con tante soddisfazioni, anche economiche.”
Quindi cosa consigli a un giovane che volesse intraprendere questo percorso?
“Come dicevo prima… provate a fare questo lavoro come collaboratore presso altre agenzie prima di aprire il vostro ufficio. Comprendere meccanismi dinamiche e modalità di lavoro sono essenziali per essere indipendenti. Poi nel momento in cui si sarai autonomo vai per la tua strada. Fondamentale come sempre è formarti: leggi libri, segui corsi, formalizza il tuo metodo. Il tuo successo come agente immobiliare dipende dalla tua dedizione, dalle competenze e dalla capacità di costruire relazioni. Le abilità si possono apprendere, ma la voglia di mettersi in gioco, le soft skills e la capacità di risolvere i problemi vanno coltivati. In ogni caso, sia che tu scelga l’indipendenza o il franchising, ricorda: questo è un lavoro di umani per umani. Non vendi semplicemente case: accompagni le famiglie in una delle scelte più importanti, con conseguenze a breve e a lungo termine. Non sopravvalutare le tue competenze e le risorse. Il settore è estremamente competitivo e senza l’attitudine adeguata può essere difficile emergere. Ma se la mentalità è quella giusta avrai successo al di là della struttura e del metodo che sceglierai. E il lavoro di agente immobiliare potrà essere il lavoro più bello che potrai trovare.”

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